domenica 30 aprile 2017

Kung-Fu Yoga


– DURATA 107
Jack, professore cinese di archeologia, fa squadra con la bella professoressa indiana Ashmita e la sua assistente Kyra per individuare l’antico tesoro perduto di Magadha. In una grotta di ghiaccio tibetana, i tre trovano i resti dell’esercito reale scomparso insieme al tesoro prima di essere attaccati da Randall, discendente di un leader dell’esercito ribelle…
 Riusciti poi  a liberarsi, i tre fanno viaggiano fino  a Dubai, dove un diamante proveniente dalla grotta sta per essere messo all'asta.
Dopo una serie di rivelazioni inattese sul loro passato, Jack e la sua squadra si recano in un tempio di montagna in India, portandosi dietro il diamante come chiave per sbloccare il vero tesoro.
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giovedì 27 aprile 2017

The Snare


Tre amici raggiungono la loro casa al mare per un weekend all’insegna dell’alcol. Qui però i ragazzi rimarranno intrappolati al piano superiore, soggiogati da una terribile entità maligna…


 Nel cast: Eaoifa Forward, Dan Paton, Rachel Warren, Roman Kemp, Sameera Steward, Tia Shenton, Stuart Nurse, Maria Popska, Emma-Marie Cooper e Renate Morley. Il film è prodotto dalla Bohemian Pictures.
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martedì 4 aprile 2017

L'ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA


A volte, il modo migliore di trattare un problema serio è quello di utilizzare toni poco seri. O che sembrano tali. A volte, per far fronte ai colpi duri della vita, bisogna tenere la bocca chiusa e il cuore aperto: niente recriminazioni, niente polemiche, niente giudizi, ma la capacità di accettare sé stessi e gli altri. Pare facile, ma non lo è. Aki Kaurismäki è uno di quelli che lo sa fare, e bene. Che lo sa fare bene, e lo fa sembrare la cosa più naturale e lineare del mondo. Come tutti i film del finlandese, anche The Other Side of Hope dà l'impressione di sgorgare così com'è dalla mente del suo autore, a dispetto dell'evidente costruzione, dello stile antinaturalista, dell'intreccio della trama. E possiede un calore umano e una forza politica che non solo non vengono mai ostentati, ma che anzi vengono trattati con quell'atteggiamento quasi distratto e casuale che fa sembrare il cinema del finlandese e le vita dei suoi personaggi un succedersi di eventi paradossali e surreali che però non potrebbero essere altrimenti. La straordinaria capacità che ha Kaurismäki di raccontare con questa impassibile naturalezza l'assurdità delle cose e del mondo si sposa perfettamente con l'assurdità dei nostri tempi, con la follia delle guerre, la crisi dei rifugiati, quella economica, e la loro sconsiderata gestione da parte delle istituzioni politiche e non. E lo sguardo del regista è sempre imperturbabile: tanto di fronte alla storia di un rifugiato siriano sbarcato quasi per caso a Helsinki, al suo chiedere asilo, raccontare la sua storia, vivere una condizione di clandestino, quanto davanti a quella di un uomo che cerca di cambiar vita e lo fa vincendo una somma enorme a poker come fosse una cosa ovvia, e comprando uno squinternato ristorante. Bocca chiusa, cuore aperto: nessuno svolazzo retorico, puro racconto di un'umanità che è fatta delle stesse cose, che ha le stesse esigenze. Nell'universo cinematografico fuori dal tempo che gli è proprio, dove il presente fonde con col passato, gli anni Cinquanta con gli Ottanta, la musica (onnipresente e salvifica, rigorosamente blues e rock) col le parole o coi silenzi, Kaurismäki racconta un mondo dove le persone buone si aiutano fra di loro (magari dopo essersi presi a pugni, senza chiedere poi tanto in cambio e senza mettere manifesti, perché sono i gesti piccoli, quasi impercettibili, che contano, anche quelli di un sopracciglio: anche al cinema), ma dove le strade si possono comunque separare, e il male che ci circonda non è destinato di certo a sparire facilmente. Tutto quello che possiamo fare, dice The Other Side of Hope, è fare del nostro meglio. Anche quando i nostri sforzi si traducono i gesti assurdi e paradossali, e i risultati sono comici e demenziali, irresistibili come certe scene e certe battute ambientate in un ristorante indimenticabile che si chiama "La pinta dorata". Anche quando un nazista ci accoltella, ma c'è nostra sorella da aiutare, e quindi andiamo avanti.

 SCENEGGIATURA: Aki Kaurismäki FOTOGRAFIA: Timo Salminen MONTAGGIO: Samu Heikkilä PRODUZIONE: Sputnik DISTRIBUZIONE: Cinema PAESE: Finlandia DURATA: 98 Min DATA USCITA: 06 aprile 2017 GENERE: Drammatico ANNO: 2017 REGIA: Aki Kaurismäki ATTORI: Sherwan Haji, Sakari Kuosmanen, Ilkka Koivula, Janne Hyytiäinen, Kaija Pakarinen
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lunedì 3 aprile 2017

La verità, vi spiego, sull'amore


Trama La vita di Dora (Ambra Angiolini) finisce sottosopra quando il suo compagno Davide (Massimo Poggio) la lascia dopo sette anni di relazione e due figli piccoli, Pietro di cinque anni e Micol di appena uno. Dora si rifiuta di elaborare il 'lutto' sentimentale fino a quando, messa ai ferri corti da una psicologa 'odiosa', capisce che è arrivato il momento di dire la verità a Pietro. Spronata dall'amica Sara (Carolina Crescentini), trova finalmente la forza di reagire ma la vera rinascita arriverà quando finalmente capirà che le risposte alle sue domande vanno cercate dentro di lei.

 Note Tratto dal libro omonimo di Enrica Tesio.
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IL PERMESSO - 48 ORE FUORI


Dal carcere di Civitavecchia escono con un permesso di 48 ore 4 detenuti: Rossana, 25 anni, arrestata in aeroporto per traffico di cocaina; il cinquantenne Luigi condannato per duplice omicidio che ha già scontato 17 anni di pena; Angelo, venticinquenne finito in prigione per una rapina compiuta con complici che non ha mai denunciato; Donato, 35 anni, condannato pur essendo innocente. Le due giornate verranno utilizzate da ognuno di loro per cercare di ritrovare e ritrovarsi nelle realtà che hanno lasciato da tempo.


 Dati sul film Anno: 2017 Nazione: Italia Distribuzione: Eagle Pictures Durata: 91 min Data uscita in Italia: giovedì 30 marzo 2017 Genere: Noir
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THE STARTUP - ACCENDI IL TUO FUTURO


C'è un prezzo da pagare per aver raggiunto il successo: la famiglia, l'amicizia o l'amore. Cosa sceglierà Matteo? Basato su una storia vera. Qual è il sogno di ogni ragazzo (e non solo) di oggi? Inventare una app e svoltare! È quello che accade a Matteo Achilli, 18enne romano, che esasperato dall'ennesima ingiustizia subita, inventa un social network che fa incontrare in modo innovativo, domanda e offerta di lavoro. All'inizio nessuno crede al progetto e molti sono i falchi pronti ad approfittare di lui. Ad un certo punto arriva la svolta. Ed il ragazzo si ritrova così, da un giorno all'altro, al centro degli interessi del mondo che conta. Da Roma a Milano, dalla borgata del Corviale ai salotti milanesi: in breve tempo Matteo acquista popolarità e soldi. La sua faccia è sulle prime pagine dei giornali e la sua startup conta migliaia di iscritti. Ma il mondo del successo è una giungla: sei preda o predatore. C'è un prezzo da pagare: la famiglia, l'amicizia, l'amore. Cosa sceglierà Matteo?

 Basato su una storia vera.

 Un film di Alessandro D'Alatri. Con Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni, Matteo Leoni, Matteo Vignati, Guglielmo Poggi, Lidia Vitale. Uscita giovedì 6 aprile 2017. Distribuzione 01 Distribution.
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LA PARRUCCHIERA


Rosa è una madre single e un'abile parrucchiera che lavora nel salone di Patrizia e Lello. Peccato che Lello le abbia messo gli occhi addosso e, senza curarsi della legittima consorte, faccia di tutto per mettere addosso a Rosa anche le mani. Il risultato è che la giovane parrucchiera si licenzia, e Patrizia, che pure le ha voluto bene come una madre, l'accusa di essere stata lei a tentare suo marito. Per fortuna Rosa ha due amiche combattive, la cougar Micaela e la trans Carla, pronte ad affiancarla nella sua coraggiosa impresa: aprire un negozio di parrucchiera, Testa e tempesta, nel cuore dei quartieri spagnoli. Napoli infatti è coprotagonista di La parrucchiera, commedia scritta (insieme a Maria Fondacaro e Marianna Garofalo) e diretta da Stefano Incerti che sceglie come cifra stilistica la caratterizzazione "etnica", ambientando la sua storia in un mondo ipercolorato e costantemente sopra le righe. Il rischio di cadere nello stereotipo è sempre dietro l'angolo, ma Incerti riesce a mantenersi in equilibrio sul filo teatrale che separa la maschera dalla macchietta, e a prendere a prestito l'esagerazione fumettistica per creare una sorta di cartoon partenopeo. La differenza, spesso, la fanno le interpretazioni: in particolare Massimiliano Gallo, Cristina Donadio e Stefania Zambrano riescono a inserire umanità e pathos nei loro personaggi. Pina Turco nei panni di Rosa è una bellezza naturale che incarna la caratteristica precipua della storia: la dolcezza. È infatti sulla forza di quella dolcezza (o sulla dolcezza di quella forza d'animo) che si regge una commedia per altri versi esile e sempre a rischio di sconfinare nell'eccesso, ma dotata di una grazia speciale e di un genuino affetto per i suoi personaggi. Il più interessante, narrativamente parlando, è Kevin, ex bambino prodigio ed ex cantante da concorso diventato un top colorist (secondo lui) nel salone di Patrizia. Arturo Muselli rende bene il mix di fragilità e livore di un giovane uomo vittima di quel tritacarne che è il successo televisivo effimero e crudele, pur se in una dimensione a volte eccessivamente caricaturale. Una parola a parte meritano le belle musiche di Antonio Fresa e le canzoni dei Foja, forse troppo presenti ma davvero efficaci sia nell'imprimere un ritmo picaresco alla narrazione, sia nel conferire un'ulteriore colorazione "etnica" a una storia caratterizzata come intrinsecamente napoletana. Anche la regia di Incerti si colloca a metà fra il tribale e il melodico, mantenendo una dimensione pop (talvolta al confine del kitch) che rende La parrucchiera accattivante e accessibile. La riflessione "sociale" è contenuta in quella Napoli retta da un matriarcato, la cui capacità di resistenza fa leva sulla solidarietà femminile, materna e mariana.


 Un film di Stefano Incerti. Con Massimiliano Gallo, Pina Turco, Cristina Donadio, Tony Tammaro, Lucianna De Falco, Stefania Zambrano, Arturo Muselli, Francesco Borragine. Uscita giovedì 6 aprile 2017.
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domenica 2 aprile 2017

GUARDIANI DELLA GALASSIA 2



Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Scritto e diretto nuovamente da James Gunn, Guardiani della Galassia Vol. 2 vede il ritorno dei Guardiani originali, fra cui Chris Pratt nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord, Zoe Saldana nei panni di Gamora, Dave Bautista nella parte di Drax, Michael Rooker nel ruolo di Yondu, Karen Gillan in quello di Nebula, mentre Sean Gunn torna a interpretare Kraglin. Nella versione originale del film, Vin Diesel e Bradley Cooper prestano la propria voce rispettivamente ai personaggi di Groot e Rocket. Il cast include inoltre Pom Klementieff, Elizabeth Debicki, Chris Sullivan e Kurt Russell. SCENEGGIATURA: James Gunn FOTOGRAFIA: Henry Braham MONTAGGIO: Fred Raskin, Craig Wood MUSICHE: Tyler Bates



 PRODUZIONE: Marvel Studios DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures PAESE: USA DATA USCITA: 25 aprile 2017 GENERE: Azione, Fantascienza ANNO: 2017 REGIA: James Gunn ATTORI: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Michael Rooker, Kurt Russell, Vin Diesel, Karen Gillan, Bradley Cooper
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sabato 1 aprile 2017

La vendetta di un uomo tranquillo



Curro guidava l'auto della fuga e faceva il palo davanti alla gioielleria in cui i suoi compari stavano compiendo una rapina, ma qualcosa è andato storto e a pagare si è ritrovato solo lui. Fuori dal carcere lo aspetta la compagna Ana insieme al loro bambino, e non sono i soli ad attenderlo al varco. José è un uomo ricco e pacato che da qualche tempo frequenta i quartieri poveri della città. Un ricordo lo tormenta, e farà il possibile per affrontarlo nel modo che gli pare adeguato. Sono gli unici elementi narrativi che si possono offrire senza rivelare le sorprese di un thriller che ne ha parecchie (meno attento agli spolier il titolo italiano del film, che in originale si chiamava "Tarde para la ira", cioè "Tardi per la rabbia"). La vendetta di un uomo tranquillo segna l'esordio alla regia del 36enne Raúl Arévalo, attore molto noto in Spagna, che in Italia abbiamo visto in Ballata dell'odio e dell'amore e ne Gli amanti passeggeri, ma soprattutto in quel La isla minima, di cui era coprotagonista, predecessore evidente del suo debutto dietro la cinepresa: stesso rigore, stessa tensione noir, stesso sguardo rivolto al cinema americano ma anche stesso radicamento nel territorio e nella cultura spagnoli. C'è anche un altro precedente recente, La notte dei girasoli: questi tre film (e un altro pugno di titoli ancora) segnano una rinascita del genere in Spagna che può essere di esempio e ispirazione in tutta Europa, perché si attiene rigorosamente ai codici internazionali del thriller ma imbeve la narrazione di un'identità locale forte e chiara. Ne La vendetta di un uomo tranquillo è la regia a fare da padrone, impossessandosi di ogni scena senza mai abbandonare un realismo di fondo che ci fa riconoscere, ad esempio, un incidente stradale filmato dall'interno di un'automobile, e che riporta la violenza al suo vero impatto emotivo senza "tarantinizzarla" (nonostante i titoli di testa del film sembrino presi a prestito da Kill Bill). Quella di Arévalo è una regia intima, sensuale, sempre pertinente all'evoluzione della storia e dei personaggi. Una regia che spia attraverso stipiti e spiragli, o "spara" in primissimo piano i volti nudi degli interpreti, modulando la propria scelta stilistica a seconda delle necessità di ciascuna scena. L'influenza del cinema del Sudamerica (soprattutto il primo Inarritu) appare evidente, ma ricondotta alla matrice della "madrepatria" spagnola, e dunque depurata dei toni carichi e splatter del melodramma latinoamericano. Particolarmente interessante è il lavoro sul sonoro, che nei momenti di tensione ripete ossessivamente i rumori d'ambiente (uno per tutti: il punching ball colpito a ritmo sempre più frenetico in una palestra) mentre in quelli di azione esplosiva diventa ovattato, o addirittura scompare. La sceneggiatura, cofirmata da Arévalo, è ben strutturata, presenta i personaggi come pezzi di un puzzle che è lo spettatore a dover ricomporre, e ci invita a cercare i pezzi mancanti, distinguendo quelli giusti da quelli sbagliati. Perde però l'occasione di esplorare più a fondo il tema della (possibilità di) redenzione, lasciandolo solo sottotraccia. A prevalere è, dichiaratamente, quella rabbia che faceva parte del titolo originale del film, e che penetra il mood della storia. Straordinari gli attori, soprattutto Luís Callejo nei panni di Curro e Ruth Díaz, premio Orizzonti per la miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia, in quelli di Ana. La vendetta di un uomo tranquillo è un thriller credibile, teso come una corda di violino, che non rinuncia alla sua identità etnica e a un'estetica autoriale, pur rispettando alla lettera i canoni del genere .


Il film è stato presentato in anteprima a settembre 2016 alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nella sezione "Orizzonti", e al Toronto International Film Festival. Il 9 settembre 2016 è stato distribuito nelle sale cinematografiche spagnole. In Italia è stato distribuito il 30 marzo 2017.
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