martedì 27 giugno 2017

Shin Godzilla



È una giornata tranquilla in Giappone, quando una strana fontana d'acqua erutta nella baia, provocando il panico che si diffonde anche tra i funzionari di governo. Inizialmente si pensa a un'anomala attività vulcanica, ma un giovane dirigente osa chiedersi se possa trattarsi di qualcosa di vivo. Il suo incubo peggiore prende vita quando un mostro emerge dal profondo e comincia a seminare distruzione per la città. Mentre il governo cerca di salvare i cittadini, una squadra di volontari cerca di scoprire la debolezza della creatura. Ma il tempo non è dalla loro parte la più grande catastrofe mai abbattutasi sul mondo evolve e lo fa davanti ai loro occhi. Con Shin Godzilla il Re dei Mostri torna in patria e nell'era post Fukushima ricomincia da capo. Un remake voluto dalla storica casa di produzione Toho.



 USCITA: 05 luglio 2017
GENERE: Azione, Fantascienza
ANNO: 2016 REGIA: Hideaki Anno, Shinji Higuchi ATTORI: Jun Kunimura, Shinya Tsukamoto, Satomi Ishihara, Hiroki Hasegawa SCENEGGIATURA: Hideaki Anno MONTAGGIO: Hideaki Anno, Atsuki Sato MUSICHE: Shirô Sagisu PRODUZIONE: Toho Pictures, Cine Bazar DISTRIBUZIONE: QMI Stardust, in collaborazione con Dynit e Minerva Pictures PAESE: Giappone
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THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE


Quattro scimmie, a cui si unirà una bambina umana muta e poi una quinta scimmia che non conoscevano e che loro stessi sono molto stupiti di scoprire che è anch'essa intelligente come loro, vagano a cavallo per lande innevate alla ricerca di quest'ultimo fortino. Troveranno molto di più di quello che cercano. Se il mondo della serie era limitato a San Francisco e alla foresta lì vicino, la trincea in cui avevamo visto scontrarsi gli uomini e la forma di vita evoluta che minaccia di rimpiazzarli, ora tutto si amplia e vediamo cosa è accaduto al resto del pianeta. È lo stesso Matt Reeves ad introdurre le due clip per un totale di una ventina di minuti che abbiamo potuto vedere in anteprima. Materiale non finito, con effetti speciali ancora provvisori (significa che le scimmie in alcune inquadrature sembravano brutti cartoni animati e in altre ancora non erano state nemmeno inserite, c'erano solo gli attori che gli prestano i movimenti) ma definitivo in tutto il resto, è stato sufficiente a capire alcune cose di questo terzo capitolo della serie. La prima è che come nel precedente Matt Reeves continua ad inserire la complessità nelle scimmie e non tra gli uomini. Gli umani sono figurine nette e definite, sono i cattivi oppure i buonissimi, sono angeli o demoni, sono lì per fare da spalla, generare reazioni o mettere in difficoltà i veri protagonisti: le scimmie. Sotto il riflettore ci sono i personaggi digitali che si muovono con i movimenti di veri attori e hanno le espressioni che hanno loro, solo mascherate da un volto animalesco realizzato al computer. La seconda è che Woody Harrelson fa Woody Harrelson. È lui il comandante dell'ultimo assembramento umano, una specie di Kurtz con il volto pieno di trucco mimetico, che si rade la testa pelata mentre guarda avanti a sé spietato. Un personaggio pienamente sopra le righe per un attore che ha dimostrato in tutta la carriera di trionfare proprio lì, di saper lavorare benissimo sul tratto grosso ed esagerato. La terza è che molto più del precedente stavolta c'è un tono autunnale da fine della mitologia, cavalli che marciano stanchi, colpi di fucile sparati a sorpresa e morti che pesano come macigni. Dopo una prima scena in cui una pattuglia umana tenta l'assalto a Cesare (capo delle scimmie), finendo malamente massacrata dall'arrivo dell'esercito dei primati, la seconda più desolata e solitaria, che vede la compagnia a cavallo solcare luoghi deserti, spiagge invernali al tramonto o piccoli villaggi innevati in cui sembra non esserci nessuno, dà la misura di un mondo post-apocalittico. Come lo stesso regista, nel presentare le clip, ha avuto modo di ricordare, la saga si sta avvicinando al film originale, cioè sta andando verso la creazione di un mondo di relitti umani in cui le scimmie dominano e qualche esemplare degli uomini è tenuto in gabbia come animali, in cui le vestigia del mondo che è stato sono relegate in una zona in cui nessuno si avventura e ogni segno della presenza umana è cancellato. Data di uscita: 13 luglio 2017
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lunedì 26 giugno 2017

IL TUO ULTIMO SGUARDO


Wren Petersen, direttrice di una ONG, incontra e innamora Miguel Leon, chirurgo spagnolo che 'opera' su campo. Impegnati corpo e anima in Liberia, martirizzata da una feroce guerra civile, tamponano come possono ferite e orrore. Uniti nel sentimento ma divisi sulla politica da adottare nell'emergenza, si prendono e si lasciano sotto le bombe e i colpi dei ribelli. Separati dal dolore muto a cui assistono troppe volte impotenti, si ritrovano un'ultima volta. Wren ha deciso di abbandonare, adoperandosi diplomaticamente per i diritti dei rifugiati, Miguel di procedere perché agire e soccorrere è il solo modo che conosce per essere. Star al servizio di una causa, Charlize Theron ripete l'esperienza di Angelina Jolie in A Mighty Heart - Un cuore grande, producendo il medesimo effetto: una dissonanza insopportabile, un'incongruenza persistente. Il problema non è la qualità dell'interpretazione, Charlize Theron è un'attrice di pregio, ma il volto riconoscibile tra tutti. Impossibile ridurre l'aura magica e l'abbagliante natura divistica dell'attrice che resiste al personaggio. Precipitata da Sean Penn nel mezzo di una guerra civile, la Theron fa di tutto per apparire una donna che vive nel mondo accanto all'eroico (ed erotico) dottore catalano di Javier Bardem. Diversamente il regista non mette in atto nessun tentativo di desacralizzazione, esagerando la drammatizzazione, insistendo sul volto amato, la Theron è sempre al centro del quadro, riducendo l'esperienza umanitaria in Africa a mero ostacolo melodrammatico. Meno abile di Michael Winterbottom (A Mighty Heart - Un cuore grande) a fare degli avvenimenti maggiori dell'attualità materia del proprio cinema, Sean Penn cede a un voyeurismo abietto e stabilisce una simmetria ardita (e sconveniente) tra la barbarie dei conflitti africani e la storia d'amore fra due medici senza frontiere. Almeno geografiche perché Wren e Miguel tirano tra loro una linea di confine al di là della quale maturano ciascuno la propria idea di mondo e di coppia e oltre la quale non potranno spingersi senza dichiararsi guerra, senza farsi male. Ma poco importa, ci importa o ci dovrebbe importare di loro davanti ai fatti africani, frammenti del mosaico impazzito del disordine mondiale, che Penn vorrebbe indagare, denunciare, condannare. C'è un problema 'etico' in The Last Face che sconcerta mescolando realismo e naturalismo, tragedia e mélo. L'errore, fatale e imperdonabile, è la glamourizzazione del soggetto, che capitalizza un trauma collettivo ed elude qualsiasi riflessione. In caduta libera tra ralenti e soft focus, tra amore adolescenziale e visione umanitaria naïve, l'attore americano muove i suoi amanti tra africani gentili e assassini cattivi, escludendo i nativi, sudanesi o liberiani che siano. Questi ultimi servono soltanto la liaison mentre l'Africa è inscenata come immensa zona di guerra, senza analisi, senza profondità, mescolando tutti i conflitti come si trattasse di un inferno allargato. Dietro a Bardem, altrove più ispirato, il nulla. Penn tradisce i propositi di partenza, piantando il chiodo dell'ingerenza emozionale nel cuore del continente. Film per turisti del diritto umanitario e per tutti quelli che vogliono farsi del bene negli angoli 'caldi' del mondo, The Last Face soddisfa, in maniera egocentrica e narcisistica, l'invisibile egoismo occidentale. Sean Penn sbaglia tutto, sbaglia troppo e resta lontano da Lupo solitario, La promessa, Into the Wild. Regia di Sean Penn. Un film con Javier Bardem, Charlize Theron, Adèle Exarchopoulos, Jared Harris, Jean Reno. Cast completo Titolo originale: The Last Face. Genere Drammatico - USA, 2016, durata 130 minuti. Uscita cinema giovedì 29 giugno 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
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sabato 3 giugno 2017

Lo spazio che ci unisce


Una navicella spaziale parte alla volta della prima missione tesa a colonizzare Marte. 
Dopo il decollo, però si scopre che una astronauta è incinta. La donna, poco dopo l’atterraggio muore per via delle  complicazioni del parto. Darà alla luce il primo essere umano nato sul pianeta rosso, senza  mai il nome del padre. Inizia così la straordinaria vita di Gardner Elliot, destinato a diventare un ragazzo molto intelligente e curioso.Dopo 16 anni  Gardner ha incontrato solo 14 persone  in tutta la sua vita e ha ricevuto un’educazione poco convenzionale .Tuffandosi nelle ricerche su chi sia suo padre e sulla Terra, che non ha mai visto, stringe un’amicizia on line con una adolescente del Colorado di nome Tulsa. Quando poi ha la possibilità di andare sulla Terra, in lui nasce il desiderio di sperimentare tutte le meraviglie di cui ha solo letto prima di scoprire, una volta iniziate le sue esplorazioni, che il suo organismo non può sopportare l’atmosfera terrestre. Determinato a trovare il padre, Gardner fugge via e, in compagnia di Tulsa, inizierà una corsa contro il tempo per svelare i misteri della sua esistenza.
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